Lo mangio o lo butto?
A chi non è mai capitato di buttare via delle uova scadute, un vasetto di sugo aperto da tempo o una banana annerita?
Questi alimenti sono solo alcuni dei cibi che quotidianamente - e a malincuore - finiscono direttamente nel bidone dell’umido. Eh, sì… “dal campo alla spazzatura”, questo potrebbe essere lo slogan per raccontare l’insostenibile viaggio del cibo nel mondo moderno.
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- Un'alimentazione sostenibile passa soprattutto dalla lotta allo spreco alimentare.
Secondo la FAO, 1/3 di tutto il cibo prodotto per l’uomo viene perso o sprecato in ogni fase della filiera alimentare: dalla produzione al consumo finale. Stiamo parlando di una montagna di rifiuti alimentari: circa 1,3 miliardi di tonnellate all’anno; il peso di ben 8.600 navi da crociera. E il paradosso è che questa quantità di cibo cestinato basterebbe a sfamare tutte le persone denutrite nel mondo. Tutto ciò è eticamente ingiusto e inaccettabile.
Nei Paesi industrializzati si spreca per surplus di cibo, cattive abitudini e selettività nella scelta degli alimenti. Anche l’Italia fa la sua parte: secondo il Waste Watcher International Observatory nel 2020 abbiamo sprecato in casa circa 27 kg di prodotti alimentari a testa (529 grammi a settimana).
Quando buttiamo via un alimento, quel cibo non può più saziare nessuno ma è già stato prodotto e distribuito. Quando sprechiamo il cibo, stiamo buttiamo via, irrimediabilmente, anche un pezzetto della nostra terra.
- - Per produrlo abbiamo investito delle risorse: tempo, soldi, lavoro, acqua, terreno ed energia.
- - Per farlo arrivare a casa tua abbiamo prodotto emissioni di co2, tra le cause del cambiamento climatico.
- - Il cibo finito in discarica continua ad inquinare: si decompone consumando inevitabilmente altre risorse e producendo ulteriori emissioni di gas serra.
Lo spreco alimentare è quindi un problema etico, distrugge l’ambiente e pesa al nostro portafoglio. È un paradosso e una sfida globale, perché senza sprechi potremmo sconfiggere la fame nel mondo e proteggere il Pianeta che abitiamo. Proprio per questi motivi le Nazioni Unite si sono poste un obiettivo: ridurre del 50% lo spreco alimentare entro il 2030.
Ecco alcuni consigli utili per sprecare meno a casa e fuori casa, nella vita di tutti i giorni.
Segui il decalogo dell’alimentazione sostenibile:
- Fai la lista della spesa
- Scegli prodotti freschi e con forme strane
- Controlla la scadenza e ricorda che “da consumarsi entro il” è diverso da “da consumarsi preferibilmente entro il”
- Attento agli acquisti impulsivi
- Prima la scadenza vicina
- La giusta quantità
- Non buttare gli avanzi
- Condividi il cibo in eccesso
- Avanzi to go al ristorante
- Le app antispreco ti aiutano
Continua a seguirci per scoprire passo a passo come partecipare attivamente alla lotta contro lo spreco alimentare.
Al prossimo appuntamento con un altro tema stuzzicante per portare a tavola la sostenibilità: “Scegli alimenti con pochi imballaggi”.
Fonti:
https://www.slowfood.it/wp-content/uploads/blu_facebook_uploads/2014/09/sprechi_dp_1_.pdf
Il fatto alimentare: consigli anti spreco