Sostenibilità
Territorio
- 26 gen 2024

RUBRICA Eco di Montagna: regola n. 1

Buone prassi per vivere la montagna: ecco la prima regola che ti suggeriamo.

Leggi l'articolo per consigli di escursioni a cura di SAT.

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Stagione rigida, percorso flessibile

In montagna, l’inverno non ammette errori. Il cibo scarseggia, le giornate sono corte, le temperature basse e la neve, quando presente, non fa che aggravare la situazione. Tra la fauna alpina, c’è chi è emigrato lontano, lasciandosi alle spalle i rigori della stagione, chi ha pensato di abbandonarsi ad un torpore profondo e chi, invece, ha sviluppato particolari adattamenti per sopravvivere ai mesi più freddi dell’anno.

Camosci, cervi, caprioli, lepri variabili, pernici bianche e galli forcelli sono solo alcune delle specie che rientrano in quest’ultimo gruppo. Di fronte alla severità dell’inverno, non c’è dettaglio che l’evoluzione abbia lasciato al caso. Le pellicce e il piumaggio fanno più folte, la digestione più efficiente nel ricavare energia dal cibo fibroso e asciutto, il metabolismo più lento, così da minimizzare il dispendio energetico e le esigenze alimentari.

Se avvisti un animale, aggiralo o lascia che si allontani. Evita di sostare nella zona tra il bosco e le quote superiori. Anche crinali ventosi e versanti soleggiati sono aree sensibili.

Costringere alla fuga un animale già così duramente provato dalle condizioni ambientali significa innescare un inutile consumo di energie, che difficilmente avrà l’occasione di reintegrare. Il disturbo frequente può inoltre generare condizioni di stress cronico, che si traduce in una debilitazione generale e in una maggior esposizione a malattie o all’attacco dei predatori.

Quando ti muovi in montagna, ricorda che non sei solo e che in natura non esistono caminetti accesi o cioccolate calde con cui riprendersi dopo una bella escursione nella montagna invernale.

Con le ciaspole verso il Passo 5 Croci

Lagorai

Interessante escursione per scoprire la bellezza del Lagorai, percorrendone i boschi fino a scoprire l’ampia vista dalla sella del Passo Cinque Croci, che s'affaccia su Cima d'Asta, il Lagorai Orientale e sui boschi della Val Cia.

Partenza da Ponte Consèria, Val Campélle.

Lunghezza e durata percorso: clicca QUI per ulteriori dettagli sul percorso.

 

Credito foto: Claudio Dallafior, per i Fotografi della SAT