RUBRICA Eco di Montagna: regola n. 3

Con il risveglio primaverile, anche l’orso completa il periodo di ibernazione: per primi ad uscire dai ricoveri invernali saranno i maschi adulti e i giovani, e quindi le femmine con i cuccioloni di quasi un anno e mezzo. Le ultime ad abbandonare le tane saranno le femmine accompagnate dai cuccioli di pochi mesi, nati durante l’inverno. 

Inizialmente si muoveranno nell’intorno della tana, per poi ampliare i loro movimenti man mano che la primavera avanza, aumentando le probabilità di incontro. La presenza dei piccoli rende le madri particolarmente protettive. Lo spiccato istinto di difesa nei loro confronti può, in rari casi, tradursi in manifestazioni aggressive anche nei confronti dell’uomo, soprattutto in incontri improvvisi e ravvicinati. Quando ti muovi in aree di presenza dell’orso è importante segnalare la tua presenza parlando ad alta voce o battendo di tanto in tanto le mani (non serve fare “baccano”!) e ricorda di tenere il cane al guinzaglio. Se avvisti un orso da lontano, ritorna sui tuoi passi, senza perderlo di vista. In caso di incontro ravvicinato, non scappare, ma resta fermo parlando con tono calmo: dobbiamo far capire con la voce e con i gesti che non siamo un pericolo.